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La nostra storia

Anni ’90

Nel 1990 è molto attiva la Protezione Civile; in valle arrivano per esercitazioni gli Alpini del Battaglion Tirano e quelli della Compagnia Guastatori dell’Orobica, se ne vanno tre importanti figure alpine; il Magg. Arturo Tidori, il Cap.no Primo Del Curto ed il Ten. Ludovico Patrini. Gli Alpini valtellinesi e valchiavennaschi si ritrovano il 23 giugno a Livigno per il primo Raduno Sezionale, premessa per avviarsi a celebrare il 70° di fondazione della Sezione che cade nel 1992; l’evento viene ricordato con una piccola pubblicazione, un riuscito 2° Raduno Sezionale a Chiavenna ed una solenne cerimonia a Sondrio che vede il Prefetto appuntare sul Labaro Nazionale una Medaglia di Bronzo al valor civile sotto lo sguardo compiaciuto di Nardo Caprioli per la meritoria opera svolta dall’A.N.A. in occasione delle calamità del ‘87 in Valtellina e Val Brembana.
Il 1993 si apre con una commovente cerimonia a Morbegno che, celebrando il 50° di Warwarowka ed il 30° del Tempietto, accoglie le spoglie di sette Caduti valtellinesi sul fronte russo. Una forte partecipazione di gente, un avvolgente affetto circonda le sette Urne in braccio ai composti bocia del Battaglion Morbegno prima di essere affidate ai familiari.
Appena un mese dopo Piero Camanni è eletto Presidente Sezionale, un riconoscimento più che dovuto al socio iscritto dal 1957 e che ha sempre operato per la Sezione con autentico spirito di servizio al fianco dei suoi predecessori.
Una luminosa giornata di maggio accoglie a Sondrio decine di Reduci per un raduno vivificato dalla presenza del Presidente Nazionale Nardo Caprioli, del cappellano M.O. don Elenio Franzoni e del Vicepresidente U.N.I.R.R. Melchiorre Gioia accolti con simpatia dal Sindaco alpino Flaminio Benetti.
Tre Reduci, sei Alpini ed il Presidente sono testimoni, il 19 settembre a Rossosch, del felice coronamento di Operazione Sorriso, la magistrale opera per i bimbi russi realizzata dall’A.N.A. che ha riversato in un asilo nobili sentimenti, grandi energie ed una straordinaria generosità.
La marcia della Protezione Civile è spedita, da Adda ’90 a Grosio all’efficace pulizia degli alvei del ’91, dai capillari interventi della Giornata Nazionale del giugno ’92 a Guspessa ’93 sul Mortirolo quindi di nuovo a Boirolo ’94, a Tresivio. L’Aprica accoglie gli Alpini per il 2° Raduno Intersezionale che plaudono allo spettacolo del carosello della Fanfara della “Tridentina” ed al discorso di Vitaliano Peduzzi, direttore de L’Alpino, ammirato anche dai Consiglieri Nazionali Gandini, Pagani e Mucci. Il novembre devasta il Piemonte e prontamente i nuclei di Protezione Civile sono là, con loro 78 volontari dei Gruppi di Valmasino, Rogolo, Verceia, Piateda, Chiavenna, Colorina, Valtartano, Lanzada, Chiesa Valmalenco Livigno e Madonna di Tirano. Il 4 giugno 1995 sciamano a Morbegno le penne nere per il Raduno del 5° Alpini e 2° Art. da Montagna; il capoluogo del Bitto accoglie sempre con simpatia le manifestazioni alpine.Ancora all’opera i numerosi volontari in Piemonte, a turni concorrono alla sistemazione della scuola “ Bovio” ad Alessandria. Solidarietà che si rinnova con gli interventi dei nostri volontari di P.C. a Omega nel mese di giugno e dimostra in settembre al Presidente Regionale Formigoni e le altre Autorità giunte a S. Giuseppe per vedere all’opera gli 800 volontari lombardi impegnati in Valmalenco 1996.
Sempre in settembre Sondrio si scuote per il 3° Raduno Intersezionale che impreziosisce il capoluogo con mostre, i caroselli della Taurinense, i concerti della Fanfaretta Valtellina; la Sezione è gratificata dall’Amministrazione di Alcide Molteni con un trasferimento di piano e locali della sede di Palazzo Lambertenghi; ne guadagna l’ordine, lo spazio e la funzionalità. La “Magnifica Terra” ospita il 13 aprile 1997 il 31° Campionato Nazionale di Slalom dove la Sezione di Tirano fa il colpaccio conquistando il vertice della classifica per Sezioni. Dopo essere sfilati a Reggio Emilia con il cappello sul cuore, educato e misurato messaggio di sdegno per la silenziosa cancellazione delle Brigate Alpine, ci pensa Peppino Prisco ad infiammare le penne nere giunte a Tirano l’8 giugno per il Raduno del 5° Alpini e 2° Art. da Montagna. Dall’assemblea dei Delegati di Milano del maggio 1998 scaturiscono novità importanti: il grande Presidente Nardo Caprioli lascia, affaticato da 14 anni di presidenza in un contesto politico e sociale complesso e logorante. Eredita il ruolo Beppe Parazzini, già Vicepresidente, che al segno della continuità associa i ritmi frenetici delle tecnologie che incalzano e portano faticose quanto irreversibili mutazioni organizzative.
Nel cambiamento si registra il grande affetto per il Nardo, la curiosità subito tradotta in simpatia per il Beppe ed una soddisfazione tutta valtellinese; il nostro Presidente Piero Camanni viene eletto Consigliere Nazionale. Unanimemente il Consiglio Sezionale affida ad Ettore Leali, già Capogruppo di Morbegno, l’impegnativo ruolo ben consapevole di porre su buone spalle l’ideale peso dello zaino. Sotto pressione sono anche i nostri nuclei di Protezione Civile impegnati unitamente con quelli di Bergamo, Lecco e Varese a riparare i danni prodotti da devastanti colate su Ardenno. Le ferie, gli stessi volontari, le passano a Casenove di Foligno a collaborare con le migliaia di benemeriti che si sono prodigati per ripristinare animi e strutture nella martoriata Umbria segnata da un devastante terremoto.
Dal 15 al 29 agosto la carovana mista Militari – A.N.A. – C.A.I.cammina sulle dorsali delle Orobie e Retiche con festoso seguito di cerimonie, abbuffate, cantate e mille colorati risvolti che solo chi li ha vissuti può raccontare.Una scarpinata tutta particolare è fatta da scartoffie e mobili per un altro trasferimento di sede; dai compressi locali di Palazzo Lambertenghi ci si trasferisce nel ristrutturato Palazzo Bim di Piazzetta Carbonera.

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