Novembre operativo per la Protezione Civile A.N.A. Sezione Sondrio
Alluvione Liguria
Il maltempo che si è abbattuto con inaudita violenza sulla Liguria nella prima decade del mese e la conseguente grave alluvione hanno fatto mobilitare la Protezione Civile nella sua organizzazione a livello nazionale. Non è mancato il contributo della struttura provinciale A.N.A., espresso dalla sezione di Sondrio e da alcuni gruppi comunali.
L’immediato sopralluogo nelle zone colpite, per la definizione delle azioni di competenza più opportune, è stato effettuato da Carlo Cassani, coordinatore C.C.I.O. (Centro Coordinamento Interventi Operativi) dell’ A.N.A., e da Marco Bricalli, coordinatore della sezione di Sondrio.
La valutazione della situazione ha portato ad incentrare l’intervento sulla rimozione e pulizia di strade e strutture dal fango, azione preliminare necessaria per consentire accesso e compimento delle fasi successive.
La base logistica è stata strutturata a Santo Stefano di Magra, borgo in provincia di La Spezia, fruendo della palestra.
La zona di intervento specifico è stata quella di Borghetto di Vara.
Le operazioni di rimozione del fango e di pulizia si sono sviluppate nei tempi e con le risorse che si elencano di seguito.
Da sabato 5 a mercoledì 9 novembre ha operato il gruppo di Caspoggio con 10 volontari; da mercoledì 9 a lunedì 14 novembre i gruppi di Ponte, Tresivio, Montagna con 9 volontari. I lavori hanno realizzato, in particolare:
– il ripristino dell’agibilità della fabbrica Mari Marmi, con impiego di escavatori, muletto, carriole;
– il riassetto di case private in località Brugato, dove l’acqua ha raggiunto livelli superiori ai due metri. Qui è stata decisiva l’azione di pompaggio, a supporto di una squadra di vigili del fuoco della Val d’Aosta.
Sono poi proseguiti altri lavori: da lunedì 14 a venerdì 18 novembre i gruppi di Chiavenna, Villa di Chiavenna, Novate Mezzola, con 9 volontari, hanno operato nel ripristino e messa in sicurezza di alvei con recupero di tronchi e materiali ostruttivi trascinati dalle piene.
Sabato 19 novembre l’intervento di emergenza dei gruppi valtellinesi coordinati dal C.C.I.O. si è concluso con lo smontaggio del campo e della cucina messa a disposizione dalla sede nazionale A.N.A.
Saranno possibili ulteriori contributi o iniziative dei singoli gruppi o sezioni.
Esercitazione “Fiumi puliti”
Si è completata sabato 19 e domenica 20 novembre, con il patrocinio della Provincia di Sondrio, l’esercitazione “Fiumi Puliti” , avviata il precedente week-end su Madrasco, Poschiavino e Viola.
L’iniziativa ha fatto seguito a quella svolta in primavera sul Mallero e si è sviluppata su più basi, per altrettanti fiumi o torrenti, come indicato in tabella.
Fiume/torrente |
Base intervento |
Gruppo P.C. A.N.A. |
Valfontana | Chiuro | Ponte, Tresivio, Chiuro, Piateda, Castello dell’Acqua |
Torchione | Albosaggia | Albosaggia, Caspoggio, Chiesa Valm., Montagna, Sondrio |
Cervio | Cedrasco | Cedrasco, Castione |
PresioColorinaColorina, Civo
MeraSamolacoChiavenna, Villa di Chiav., Novate Mezzola, Verceia
La giornata di sabato 19 novembre, propiziata dal bel tempo, ha visto all’opera 230 iscritti.
Tronchi, ramaglie e vegetazione minore sono stati rimossi dagli alvei e composti in cumuli. Saranno recuperati o bruciati sul posto secondo le indicazioni della Comunità Montana.
Al termine dell’intervento tutti i gruppi si sono raccolti a Chiuro, presso la struttura della “Colonia”, dove la Pro Loco ha preparato il pranzo.
A riconoscimento dell’importanza e dell’apprezzamento dell’iniziativa, erano presenti Tiziano Mafezzini, sindaco di Chiuro e presidente C.M. di Sondrio, Giuliano Pradella, assessore provinciale alla Protezione Civile, Graziano Simonini, comandante del Servizio Polizia Provinciale e Protezione Civile, Alberto Del Martino, presidente A.N.A. provinciale.
Domenica 20 novembre una formazione mista delle squadre ha proseguito l’intervento nel cantiere di Chiuro.
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Il mese di novembre si chiude con un consuntivo di soddisfazione per gli operatori coinvolti negli interventi sopra riassunti.
Anche i non addetti ai lavori, d’altro canto, apprezzano l’attività della Protezione Civile e ne percepiscono una crescente importanza. Crescente perché alla tradizionale missione di salvaguardia nelle emergenze, di intervento e soccorso a “tragedia” avvenuta (vedi Liguria), si va sommando l’altrettanto e forse più importante funzione di prevenzione (vedi “Fiumi Puliti”).
Verrebbe quasi da ribattezzare la Protezione Civile in “Prevenzione e Protezione Civile” !
Interventi di conservazione del territorio quali la pulizia degli alvei, la manutenzione dei percorsi montani, ecc. , oltre al risultato pratico, fanno cultura di difesa dell’ambiente e dell’assetto idrogeologico e favoriscono contributi di un volontariato non necessariamente “professionistico”, che può trovare in questi episodi un’opportunità di formazione operativa.
E’ molto importante che i primi fruitori di tale opportunità siano i giovani, la cui adesione va in ogni modo stimolata.
Pierluigi Simonini
Nella galleria le immagini delle due iniziative